Chi ha lo sguardo attento, passeggiando per Roma, noterà sicuramente, per gli angoli delle strade, piccoli tabernacoli o edicole sacre, le quali ospitano per lo più immagini di Maria. Le cosiddette “Madonnelle” sono la traduzione cristiana dei Compita Larum, le edicole dedicate alle divinità pagane, nate con la funzione di proteggere le zone in cui la città era suddivisa.
A seguito della libertà di culto, concessa da Costantino con l’Editto di Milano nel 313 d.C. però, queste raffigurazioni lasciarono il posto alle immagini di Gesù e soprattutto di Maria. Rapidamente, ogni via, piazza e angolo furono addolciti dalla loro presenza, a protezione della città e dei pellegrini. Roma infatti, da sempre calamita di importanti pellegrinaggi, i cosiddetti “romei”, era, potremmo dire, una grande macchina organizzata per la ricezione dei pellegrini che, da tutta l’Europa, approdavano nelle sue strade. Ogni rione quindi, ogni incrocio e ogni snodo significativo, era posto sotto la protezione della Vergine Maria. Di più, i nobili arrivarono a far realizzare edicole mariane sulle mura dei propri palazzi, a protezione della loro famiglia. Questo spiega il motivo per il quale, prima dell’invasione napoleonica, le Madonnelle ammontassero ad una cifra impressionante che tuttavia nel 1853 arrivava ancora a 1543 raffigurazioni sopravvissute (oggi sono poco meno di 600).
Le Madonnelle inoltre, davanti alle quali si aveva premura che ardesse sempre una candela o una lampada ad olio, erano anche la principale fonte di luce nelle buie strade romane. Bellissima immagine questa, la quale ricorda che, nelle tenebre, la luce della fede non conosce tramonto.
Camminare per le vie della città eterna è come procedere al ritmo delle litanie lauretane. La Vergine infatti, è rappresentata nelle centinaia di edicole qui presenti, con i vari titoli attraverso i quali comunemente ci rivolgiamo a lei. E Maria, dal suo canto, pone, oggi come allora, il suo dolce sguardo su ogni anima che, passandole davanti in questa vita così frenetica, viene avvolta dal manto di Colei che per natura e missione è madre. Alziamo dunque lo sguardo quando camminiamo per le vie di Roma: che non ci capiti di passare accanto alla nostra Madre celeste, ignorandone la presenza. Al contrario, come tanti prima di noi, eleviamo una preghiera al Cielo e ricordiamoci che, tutto quanto stiamo facendo, magari anche di corsa, non lo facciamo mai soli.
Possa il nostro imbatterci nelle Madonnelle squarciare l’orizzonte della nostra quotidianità e portarci ad affidare a Maria, sempre e di nuovo, la custodia del nostro cammino e la crescita del nostro amore, come leggiamo nella preghiera posta sotto l’immagine della Vergine del Rosario in via dell’Arco della Ciambella:
“T’innalza o Vergine
Casti pensieri
Chi pensa e medita
Ne tuoi misteri
E tu nell’anima
Gli accendi amore
Allora che ingenuo
Ei t’offre il core”.
Maria, aiuto dei cristiani, protettrice dei pellegrini e custode del popolo di Roma, prega per noi.
Articolo originalmente pubblicato sul sito della diocesi di Roma.