Eccoci al sesto giorno del pellegrinaggio, abbiamo peregrinato per le tante chiese di Cracovia, in particolare la Cattedrale dedicata a San Stanislao e Venceslao sul colle Wawel. Entrare in questa Cattedrale è come tuffarsi nella millenaria storia cristiana della Polonia, qui riposano i re, gli eroi e i poeti della patria.
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- Campana Sigismondo
Sotto l’altare della confessione riposa il patrono della Polonia, il vescovo San Stanislao, il suo corpo fu fatto a pezzi e disperso per i campi dal re Boleslao II nel 1079, ma miracolosamente si ricompose. Questo miracolo è l’emblema della Polonia, una nazione da sempre lacerata dagli stati confinanti, ma che non ha mai perduto la sua identità grazie alla fede cattolica. Abbiamo pregato nella cappella di San Leonardo, dove il 1 novembre del 1946 fu ordinato sacerdote il giovane Karol Wojtyla.
Cappella di San Leonardo
Siamo arrivati a sabato 31 luglio, ci prepariamo per la lunga marcia verso il Campus Misericordiae, luogo dell’incontro con il Santo Padre. 14 Km di marcia con gli zaini in spalla e tanta gioia nel cuore. Siamo giunti al campo verso le 17:00, un bellissimo tramonto avvolge tutti i partecipanti, mentre ci prepariamo alla lunga veglia della notte.
Sopraggiunge l’alba, il campo si risveglia per la Santa Messa. Dopo la benedizione, la grande notizia: “Arrivederci a Panama per la prossima Giornata della Gioventù nel 2019”.
I giovani sono nuovamente in marcia, ognuno per la sua via e tutti insieme con la fede in Cristo il Figlio di Dio, lasciano la Polonia con il cuore rivolto a Maria e sulle labbra la preghiera dell’appello:
“Maria Regina mundi,
Maria, Mater Ecclesiae,
Tibi assumus.
Tui memores.
Vigilamus! Vigilamus!”