
Mappa spirituale della città santa di Roma realizzata in occasione del Giubileo, con i pellegrini che visitano le quattro basiliche; in alto a sinistra Santa Maria Maggiore, in alto a destra San Giovanni in Laterano, in basso a destra San Paolo, in basso a sinistra San Pietro. Autore sconosciuto, incisione su carta, 1575, collezione del British Museum
La Roma giubilare è quella che maggiormente rappresenta quello che il Giubileo è stato per la storia della chiesa e anche, di conseguenza, per l’urbanistica della città chiamata ad accogliere ondate di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.
Il primo giubileo colse Roma impreparata: Bonifacio VIII, nel 1300, indisse ufficialmente l’Anno Santo solo dopo che già una folla immensa di persone visitava piamente le Basiliche di San Pietro e di San Paolo. Già dal 1350, però, si mise in cantiere la realizzazione di una struttura permanente, la scalinata dell’Ara Coeli, che potesse accogliere i pellegrini per il secondo Giubileo. Inoltre, con le numerose offerte dei fedeli, fu permesso al Papa, allora ad Avignone, di pagare il restauro di Basiliche, chiese ed edifici, rovinate dal tempo e dal terremoto di Roma del 1349. Le fonti storiche raccontano che il Giubileo divenne un evento non solo della Chiesa, ma di Roma: le famiglie della città, infatti, presero ad ospitare i pellegrini per dare loro un posto per dormire o un piatto caldo dopo il lungo viaggio; si cominciarono poi a costruire ospizi e ospedali.
Soprattutto tra il Quattrocento e il Seicento, i pontefici – in primo luogo per gli eventi giubilari – decisero l’attuazione di moltissime modifiche urbane, per rendere più accogliente la Città e facilitare ai visitatori l’orientamento in essa. Incanalarono cortei e processioni in una rete stradale idonea a questo scopo. Celebri sono i lavori di papa Leone X e di Clemente VII, che configurarono il cosiddetto Tridente, indirizzando facilmente i pellegrini ai principali luoghi di culto. Niccolò V, poi, si concentrò soprattutto sulla Basilica di San Pietro, emblema dell’unità della Chiesa. Sisto IV rese il Vaticano più accessibile, costruendo il ponte Sisto e la via Sistina. Sisto V realizzò assi stradali che si incrociavano nei punti chiave, segnati da antichi obelischi, per orientare i pellegrini nel caos di Roma.
Si sono citati solo pochi lavori ma, nell’avvicendarsi dei secoli, sono moltissimi i cantieri che hanno costruito la Capitale cristiana. Così, le braccia di Roma nel colonnato del Bernini si aprono e, come disse Alessandro VII, «accolgono i cattolici per confermarli nella fede, gli eretici per riunirli alla Chiesa, gli infedeli per illuminarli», mentre la tradizione secolare di Roma continua a pulsare nel cuore di questa città.