Intervista del Corriere delle Sera.it a madre Rebecca
Era nel coro Rai, ora è la superiora delle Missionarie della Divina Rivelazione
ROMA -Era una cantante, una giovane e promettente mezzosoprano del Coro lirico della Rai. Nonostante tutto, qualcosa nella sua vita non andava: c’era un malessere, una sorta di inquietudine che non l’abbandonava mai. In tanti le consigliavano di vedere uno psicologo, una sua amica le disse invece di parlare con un confessore. E quei colloqui le fecero ritrovare la pace interiore. E la via da seguire. Tanto che oggi Rebecca Nazzaro è la superiora delle Missionarie della Divina Rivelazione.
L’Ordine è di fondazione molto recente: l’approvazione diocesana è stata firmata dall’allora Cardinal Vicario Camillo Ruini l’11 febbraio 2001. Ed è nato intorno alle Tre Fontane, luogo delle apparizioni della Vergine della Rivelazione, a Roma nota come la «Madonna del tranviere», ovvero Bruno Cornacchiola che si era convertito al protestantesimo e il 12 aprile 1947 portò i suoi tre figli a giocare vicino ad una grotta in una zona allora abbandonata e malfamata. Ora quella grotta è il santuario di «Santa Maria del Terzo Millennio».
Dal 2004 le Missionarie, dall’abito verde come il manto della Madonna apparsa al tranviere e ai suoi figli, hanno scelto di fare catechesi attraverso l’arte cristiana: la grande arte delle basiliche di San Giovanni, San Pietro e degli altri luoghi ricchi di storia e cultura dai Musei Vaticani alle altre chiese. Il programma delle visite «Arte e fede» è sul sito www.divinarivelazione.org. Per domenica 6 ottobre le suore hanno organizzato un pellegrinaggio a piedi dalla Basilica di San Pietro alle Tre Fontane: 10 chilometri dal luogo del martirio del primo Papa, San Pietro, a quello del martirio di San Paolo, l’Apostolo delle Genti. «L’arte è il veicolo per eccellenza per comprendere il Mistero di Dio – spiega Madre Rebecca – I nostri sono percorsi storici e culturali, non solo confessionali. Ma ci interessa far capire a chi ci segue cosa significa riappropriarci della nostra città, delle sue radici cristiane, delle testimonianze della fede su cui è costruita Roma, questo grande “santuario a cielo aperto”».
L’arte ha avuto un ruolo importante nella storia personale di Madre Rebecca, nata Antonia Romana Nazzaro, 57 anni fa, a Roma da una famiglia originaria di Benevento. Diplomata in Canto lirico al conservatorio di Santa Cecilia, una vita fra note e spartiti. «Poi un giorno, era il 13 aprile 1980, ho letto proprio sul Corriere un articolo sul miracolo del sole alle Tre Fontane – ricorda – Ero alla mensa della Rai, stavo per entrare in turno, ma sono rimasta molto colpita, non riuscivo a smettere di pensarci. Il giorno dopo ho cercato il posto, non sapevo neanche dov’era. Ho incontrato Cornacchiola e da lì è iniziato tutto». La futura Madre allora aveva 24 anni: «Mio padre è stato molto contento della mia scelta, è sempre stato molto religioso, mia mamma no. Non credeva potessi chiudermi in un convento, io che a casa non ci stavo quasi mai, che avevo mille interessi, amici e anche un fidanzato. Ma la chiamata del Signore non si può ignorare, mai». Tanto da spingerla, come racconta, a «dare la sua vita perchè altre anime trovassero la luce che avevo trovato io». Il resto è venuto così: «Siamo 15 consorelle, facciamo un lavoro di squadra, ma sappiamo che alla fine a guidarci è lo Spirito. Per me basta la frase di San Paolo che dice “Cercate le cose di lassù”. L’ho letta all’inizio del mio percorso verso la consacrazione e mi ha fulminato». Rimpianti, attimi di stanchezza, delusioni? «Mai, proprio niente, ormai sono suora dal 1981 e sono felice, davvero molto felice».