“Di te ha detto il mio cuore, io cerco il tuo volto. Il tuo volto Signore io cerco” (Sal 27, 8)
L’uomo ha sempre desiderato contemplare il volto di Dio. Gesù ci ha detto: “Chi vede me, vede il Padre” (Gv 14,9) e, di conseguenza, la contemplazione del volto di Cristo è la contemplazione di Dio. Guardare il volto del Signore è, in un certo senso, un modo per conoscere sempre meglio la Persona di Cristo. Tuttavia, non c’è da stupirsi se i tratti del volto di Cristo abbiano incoraggiato i cristiani sin dai primi secoli, a conoscerlo e ad amarlo sempre più.
Immagini come la Veronica, il velo sul quale è rimasto impresso il volto di Gesù durante la Passione, è solo uno tra gli esempi di “acheròpita” (immagine non realizzata da mano d’uomo). La più famosa tra queste rimane sempre la Sindone di Torino, il lino utilizzato per avvolgere il corpo esanime di Gesù, che porta impresso non solo il Suo volto, ma l’intero corpo, mostrando le ferite della Passione. L’immagine della Sindone divenne famosa soprattutto dopo che venne fotografata e diffusa alla fine del XIX secolo.
Durante gli ultimi 200 anni, Cristo stesso ha chiesto la devozione al suo Volto Santo in riparazione alle molte bestemmie e offese che continuamente riceve. Questa devozione è stata introdotta attraverso due suore, suor Marie de Saint Pierre (1816-1848) e la beata Maria Pierina de Micheli (1890-1945). Nel 1958, Papa Pio XII dichiarò la festa del Santo Volto di Gesù il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri (martedì grasso).
La preghiera della freccia d’oro.
Suor Marie de Saint Pierre, una carmelitana francese, ha ricevuto la richiesta di Nostro Signore di diffondere la devozione al Suo Santo Volto. La suora ha spiegato che, il 25 agosto 1843, il Signore si rivolse a lei dicendo:
«Il mio nome è da tutti bestemmiato: gli stessi fanciulli bestemmiano e l’orribile peccato ferisce apertamente il mio Cuore. Il peccatore con la bestemmia maledice Dio, lo sfida apertamente, annienta la Redenzione, pronuncia da sé la propria condanna. La bestemmia è una freccia avvelenata che mi penetra nel Cuore. Io ti darò una freccia d’oro per cicatrizzarmi la ferita del peccatore.”
Nel 1845, il Signore rivelò a Suor Marie che voleva una vera e propria opera di riparazione e che, le anime partecipanti ad essa, sono come Santa Veronica che ha superato l’indifferenza della folla e ha asciugato il Suo Volto pieno di sputi, sudore e sangue. Il Signore disse alla suora: “Io cerco delle Veroniche le quali astergano ed onorino il Mio Divin Volto che ha pochi adoratori.”
Sia sempre lodato, benedetto, amato, adorato, e glorificato, il santissimo, il sacratissimo, l’adorabilissimo, l’incomprensibile ed inesprimibile Nome di Dio in cielo, sulla terra e sotto terra, da tutte le creature di Dio, per il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Amen.
Dopo la morte di Suor Marie, nel 1885 papa Leone XIII fondò un’Arciconfraternita del Volto Santo. Alcuni dei primi membri furono la famiglia di Santa Teresa di Lisieux, il cui nome religioso era Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo a causa di questa devozione.
Beata Maria Pierina de Micheli e la Medaglia del Volto Santo
Come suor Marie de Saint Pierre, la Beata Maria Pierina de Micheli, è stata sollecitata dal Signore a diffondere la devozione al suo Santo Volto. La Beata racconta le sue esperienze in una lettera a Pio XII nel 1940 prima di un’udienza personale con il Pontefice.
A soli 12 anni, la Beata Pierina, aspettando di venerare il Crocifisso il Venerdì Santo, sentì Gesù dirle: “Nessuno mi dà un bacio d’amore sul mio volto per fare ammenda per il bacio di Giuda”. La futura Beata rispose, “Ti darò un bacio d’amore, Gesù.” Quando è cresciuta si è consacrata a Dio e ha vissuto una vita di intima unione con il Signore.
Nel 1938, mentre pregava davanti al Santissimo Sacramento, la Madonna le apparve con uno scapolare formato da due pezzi di stoffa. Da un lato c’era il Santo Volto di Gesù e dall’altro c’era l’Eucaristia circondata dai raggi. La Madonna le disse che:
Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo e faranno, potendo, ogni martedì una visita al Santissimo sacramento per riparare gli oltraggi che ricevette il Suo Santo Volto durante la Sua Passione e riceve ogni giorno il sacramento eucaristico, verranno fortificati nella fede, pronti a difenderla e a superare tutte le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio Divin Figlio”
Nel 1940, la Beata Maria Pierina realizzò e ottenne l’approvazione ecclesiastica della medaglia del Volto Santo, coniata secondo l’immagine del Viso di Gesù che ci dona la Sindone.
La devozione al Volto Santo del martedì
Il Signore ha inoltre domandato che il Suo Santo Volto fosse onorato ogni martedì e specialmente il martedì grasso, il martedì prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della Quaresima. Chiedendo questa devozione, Gesù apparve coperto di sangue e disse molto tristemente alla Beata Pierina:
“Vedi come soffro, mi disse, eppure da pochissimi sono compreso, quanta ingratitudine anche da parte di quelli che dicono di amarmi. Ho dato il mio cuore come oggetto sensibile del mio grande amore per gli uomini e il mio Volto lo dò, come oggetto sensibile del mio dolore per i peccati degli uomini e voglio sia onorato con una festa particolare il Martedì di Quinquagesima, festa preceduta da una novena in cui tutti i fedeli uniti nella partecipazione al mio dolore con Me riparino.”
Nel 1939 Gesù disse ancora:
“Desidero che il mio Volto Santo sia onorato particolarmente il martedì”.
Una buona pratica quaresimale
Tra i preparativi per la Quaresima, è opportuno celebrare la festa del Volto Santo trascorrendo un po ‘di tempo davanti al Santissimo Sacramento e recitando la preghiera della Freccia d’oro e la preghiera al Volto Santo della Beata Maria Pierina de Micheli. La ripetizione di questa devozione ogni martedì di Quaresima può anche essere un mezzo per avvicinarsi a Nostro Signore durante questo periodo speciale dell’anno liturgico.
Preghiera al Volto Santo
Volto Santo del mio dolce Gesù, espressione viva ed eterna dell’amore e del martirio divino sofferto per l’umana redenzione, Ti adoro e Ti amo. Ti consacro oggi e sempre tutto il mio essere. Ti offro per le mani purissime della Regina Immacolata le preghiere, le azioni e le sofferenze di questo giorno, per espiare e riparare i peccati delle povere creature. Fà di me un tuo vero apostolo. Che il tuo sguardo soave mi sia sempre presente e si illumini di misericordia nell’ora della mia morte. Amen
Volto Santo di Gesù guardami con misericordia