LA STELLA, SEGNO DI SPERANZA

I Magi che si recarono a Betlemme per adorare il Signore furono i primi Pellegrini di Speranza del Nuovo Testamento! Seguiamo il loro viaggio verso Betlemme per vedere come possono ispirarci a vivere questo anno giubilare con il loro senso di amore e speranza nel Signore.

Il Vangelo di Matteo ci dice che i Magi provenienti dall’Oriente vennero a cercare “Colui che doveva nascere Re dei Giudei” (Mt 2,2), perché avevano visto la Sua stella ed erano venuti ad adorarlo.

La stella è la prima protagonista di questo evento biblico, perché fu la vista della stella che spinse i Magi a intraprendere il loro viaggio o pellegrinaggio per scoprire la bellezza di quella stella che loro, da astronomi e sapienti non conoscevano. Nell’antichità si credeva che la nascita di un sovrano o di un evento importante fosse accompagnata dall’apparizione di una stella. Questi saggi vivevano in base alle stelle. Erano esperti nel leggere i loro significati e nell’agire di conseguenza. Così, quando una stella unica apparve nel cielo, insieme alla profezia di Israele, riconobbero la speranza della venuta del Messia di Israele. I loro cuori aperti erano così desiderosi di incontrare questo neonato Re dei Giudei che intrapresero il viaggio.

Alcuni studiosi stimano che i re abbiano percorso circa 2.000 chilometri per raggiungere Betlemme, il che ai tempi del Signore avrebbe richiesto 6 o 7 mesi e non sarebbe stato un viaggio facile! Erano sostenuti dalla speranza che portavano nel cuore di incontrare il Messia. Durante il viaggio dovettero superare molte difficoltà, come viaggiare in terre straniere e scoprire dove si trovava il Bambino. All’inizio, Lo cercarono nel palazzo di Erode a Gerusalemme, per poi essere reindirizzati a Betlemme, il luogo di nascita del Messia secondo le profezie di Israele. Mentre partivano, la stella riapparve come segno di speranza, indicando la strada per il Re appena nato.

La loro gioia era evidente e quando videro il Bambino con Sua Madre, “caddero a terra e Lo adorarono” (Mt 2,11). In segno di riconoscimento, gli offrirono dei doni: oro per un Re, incenso per la Sua divinità e mirra per la Sua umanità.

Il loro pellegrinaggio li aveva portati a un incontro reale con Dio. San Matteo ci dice che tornarono “per un’altra strada” (Mt 2, 12). Il loro incontro con Cristo aveva cambiato la loro vita per sempre. Il loro pellegrinaggio è stato ricompensato con il dono dell’intimità con Dio, che, una volta ricevuto, orienta tutta la vita.

In questo Anno Giubilare, Papa Francesco ci chiama tutti ad essere “Pellegrini di Speranza” e a “vivere un momento di autentico incontro personale con il Signore Gesù” (Spes non Confundit, n. 1). Come i Re Magi, durante il nostro viaggio di quest’anno, possiamo scoprire che la nostra fede in Cristo ci dà speranza e gioia che “non delude” (Rm 5,5).