Carissimi amici,
vogliamo condividere con voi l’esperienza compiuta lo scorso 8 giugno. Noi, Missionarie, insieme ad un gruppo di devoti della Vergine della Rivelazione, abbiamo intrapreso un pellegrinaggio nella nostra città di 10 km, partendo da piazza S. Pietro per arrivare al Santuario della Vergine della Rivelazione. E’ stata un’esperienza indimenticabile e particolarmente emozionante per tutti noi che vi abbiamo partecipato, e anche per chi, impossibilitato nel compiere la lunga camminata, ci ha seguito con cuore devoto.
Facciamo un passo indietro. E’ il 5 ottobre 1947, Papa Pio XII, a distanza di cinque mesi dall’apparizione della Vergine, benedice a Piazza S. Pietro la statua della Vergine della Rivelazione che da li, intraprende una lunga processione passando per il centro di Roma fino ad arrivare al luogo dell’apparizione stessa: una grotta dinanzi al luogo del martirio di S. Paolo. Sappiamo come Maria, difenda la Chiesa di Suo Figlio e ci incoraggi a fare altrettanto. Ed è appunto qui, che stanca dei continui attacchi alla Chiesa, ne blocca un persecutore, proprio come Gesù fece con Paolo sulla via di Damasco, dicendo: “Tu mi perseguiti ora basta!”
E dopo aver invitato il veggente a rientrare nella Chiesa cattolica, confermata da Lei come unica fonte di Verità, e aver consegnato un importante messaggio per il Papa, la Vergine si volta verso il muro della grotta e scompare in direzione del Vaticano, cuore della Chiesa militante.
Ecco dunque che abbiamo deciso, sostenute dai devoti della Vergine della Rivelazione, di metterci in cammino sulla strada percorsa 66 anni fa da centinaia di fedeli che intorno alla Madonna proclamavano la fede nella loro città. Ecco che anche in noi ha risuonato la voce del Signore: “Alzati e cammina”. Cammina per chi è stanco di vivere, cammina per chi ama e per chi odia, cammina per i malati, cammina per chi non ha più speranze, cammina per chi è solo, cammina per chi non apprezza il dono della vita, cammina per tutti e trascina con te tutti, fa che la tua preghiera abbracci tutti e consegnala alla fine di questo pellegrinaggio ai piedi della Vergine.
E così abbiamo fatto. Siamo partite dall’obelisco di piazza S. Pietro, luogo del martirio dell’apostolo, per arrivare fino al luogo del martirio di S. Paolo, le Tre Fontane. Abbiamo percorso un itinerario prima di tutto storico ma anche profondamente spirituale. Abbiamo camminato, ed ogni nostro passo ripercorreva quelli dei nostri primi fratelli cristiani. Questi anche avranno probabilmente sentito il peso della fatica della testimonianza cristiana, ma sapevano bene che ogni passo ed ogni fatica erano per portare a compimento la loro missione: far conoscere a tutti Gesù Cristo.
Non dobbiamo neanche tralasciare che questa stessa strada è quella che conduceva S. Paolo e dopo di lui tanti altri martiri, a testimoniare il Signore “usque ad sanguinis effusione” – fino alla morte.
Con la consapevolezza di tutto questo ci siamo anche noi messe in viaggio, e come i primi cristiani, come i nostri fratelli fedeli che nel 1947 hanno accompagnato la Vergine abbiamo camminato e pregato con Lei. Tante erano le nostre intenzioni di preghiera, tanti coloro che ci portavamo nel cuore, tanta la devozione alla nostra Madre celeste e tanto il desiderio che la storia della Vergine della Rivelazione non resti chiusa in quella grotta, ma entri e dimori nei cuori di tante anime assetate che non sanno dove la loro vita precipiti.
Sappiamo che il nostro pellegrinaggio è stata una testimonianza per tutti coloro che, lontano dal Signore, anelano affannosamente alla ricerca di un porto sicuro nella tempesta della vita. A questi noi, e chi era con noi, abbiamo semplicemente risposto: “Se tu conoscessi il dono di Dio…”.
Dio ci benedica
E la Vergine ci protegga